Comunale di MASCALI

Come leggere gli esami

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Gli esami sotto elencati sono i piu' comuni e non sono ovviamente tutti quelli possibili in quanto il loro numero e' elevato. Bisogna precisare che i valori "normali" di riferimento riportati in questo sito possono variare a seconda del laboratorio che esegue le analisi, a causa delle diverse metodologie utilizzate.E' importate precisare che se si ottengono valori diversi da quelli considerati normali non significa  necessariamente che ci sia in atto una malattia, quindi non ci si deve allarmare, la cosa piu' saggia da fare quella di far valutare i risultati delle analisi dal proprio medico o da uno specialista e mai, in nessun caso, improvvisarsi esperti e fare delle diagnosi su se stessi o su altri, tantomeno assumere farmaci senza il consigli del proprio medico curante.

  • Il Test di Coombs Indiretto:  chiamato anche test dell'antiglobulina, è un test di laboratorio utilizzato per rilevare la presenza di anticorpi liberi nel siero, cioè molecole che possono reagire con particelle poste sulla superficie dei globuli rossi. Il test di coombs indiretto viene eseguito prima di una procedura medica che prevede un eventuale scambio di sangue tra due pazienti (quale una trasfusione o la gravidanza).
  • Ferritina:  Indica il ferro presente a livello del fegato, cioè la riserva in ferro Sono considerati valori normali 5 - 177 ng (nanogrammo, 1 ng = 1 miliardesimo di grammo) /100ml.
  • Transaminasi GPT o ALT: Enzima molto importante presente nel fegato. Si chiama "transaminasi glutamico piruvica", in sigla GPT oppure ALT (alanino amino transferasi); le transaminasi GPT danno la esatta valutazione della gravità dell’alterazione del fegato. Valori normali dovrebbero essere compresi tra 10 e 40 U/l per gli uomini e tra 5 e 35 U/l per le donne.
  • Transaminasi GOT o AST: Enzima molto importante, si chiama "transaminasi glutamico-ossalacetico" che in sigla si definisce GOT oppure AST (aspartato transferasi). È presente nel fegato e viene analizzato per studiare le condizioni di questo organo, ma anche per valutare eventuali lesioni del muscolo cardiaco oppure alterazioni di quei muscoli che coordinano i movimenti dello scheletro.Valori normali oscillano fino a 40-45 U/l negli adulti e fino a 80 U/l nei bambini
  • Glicemia: Indica la concentrazione nel sangue di glucosio, zucchero che si origina dal metabolismo di glicogeno, di ammino acidi e grassi introdotti con gli alimenti.Sono considerati valori normali 70-110 mg/100 ml.
  • Colesterolo: E’ un grasso; importante costituente delle cellule dell’organismo. Può avere origine dal cibo (latte e derivati, carne, uova ecc.), ma la maggior parte è fabbricata dal fegato a partire da una vasta gamma di sostanze. La ricerca di questa sostanza nel sangue concorre, con la ricerca dei trigliceridi, a valutare i grassi nell’organismo. Può essere eliminato (tramite la sintesi degli acidi biliari) per via epatica (fegato) o per via intestinale. Viene differenziato in due gruppi:1-Colesterolo "buono" o HDL perchè se la maggiore parte del colesterolo presente nel sangue è sottoforma di lipoproteine a elevata densità (High Density Lipoproteins, HLD) sembra avere un effetto protettivo nei confronti della malattia arteriosa, perchè le molecole HDL hanno una struttura molto grande e tali dimensioni consentono loro di "spazzare" fisicamente le arterie e di ripulirle dai depositi arteriosclerotici; inoltre le HDL hanno la funzione di riportare il colesterolo nel fegato, quindi di sottrarlo al sangue; quindi il colesterolo HDL è molto utile ed è importante che il suo livello sia alto, maggiore di 35 mg/dl; una persona che ha un colesterolo totale alto ma un HDL a un livello maggiore di 35 non è a rischio, quanto una persona che insieme a un colesterolo totale alto, presenta un livello di HDL basso, inferiore a 35. 2-Colesterolo "cattivo" o LDL perchè se la maggiore parte del colesterolo è sottoforma di lipoproteine a bassa densità (Low Density Lipoproteins, Ldl) aumenta il rischio di sviluppo di aterosclerosi. Il colesterolo è una sostanza essenziale, che rappresenta la base chimica per la sintesi di alcuni ormoni ed entra in gioco anche come "mattone" nella formazione di tutte le membrane delle cellule. Sono considerati valori normali 120 - 220 mg/100 ml per il colesterolo totale, 40 - 80 mg/100 ml per l’HDL, 70 - 180 mg/100 ml per l’LDL.
  • Trigliceridi: Sono sostanze grasse prodotte nel fegato o introdotte con gli alimenti. Insieme all’aumento del colesterolo, l’innalzamento dei trigliceridi costituisce un fattore di rischio perchè danneggia le arterie. I trigliceridi hanno la sola funzione di "scorta" dei grassi per l’organismo, cioè non forniscono immediatamente energia (come il glucosio) ma vengono utilizzati solo nei momenti di emergenza, cioè quando l’organismo ha bisogno di energia. Essi entrano nell’organismo insieme ai cibi (soprattutto burro, insaccati e formaggi grassi) e non appena l’intestino li assorbe, vengono catturati da particolari proteine, i chilomicromi, e trasportati al fegato e al tessuto adiposo per essere immaganizzati. Nel momento in cui l’organismo ha bisogno di energia, altre proteine (chiamate Vldl) intaccano le scorte e trasportano i trigliceridi in circolo. Sono considerati valori normali 40-170 mg/100 ml; i valori sono molto influenzabili dall’alimentazione immediatamente precedente al prelievo; se si mangiano cibi grassi nei giorni che precedono l’esame, è possibile che il loro livello si alzi; anche l’alcol sortisce questo effetto.
  • Creatinina: E’ un componente del sangue che viene eliminato con l'urina; segnala la funzionalità del rene in quanto viene eliminata dai reni stessi attraverso l’urina. Se la presenza di creatinina nel sangue è troppo elevata, ciò significa che i reni non riescono a farla passare nelle urine e quindi non svolgono bene il loro lavoro. In alcuni casi anche il fatto di alimentarsi di troppa carne può contribuire ad alzare il tasso di creatinina nel sangue. Sono ritenuti valori normali 0 - 1,5 mg/dl.
  • Sideremia:  Esprime la quantità di ferro presente nel sangue che non è legato all'emoglobina, cioè il cosiddetto "ferro di trasporto", legato alla transferrina.
  • Sono ritenuti valori normali per gli uomini da 65 a 176 mcg/dL, per le donne 50 a 170 mcg/dL.
  • Protidemia Totale: indica la quantità totale di proteine presenti nel plasma. Le proteine plasmatiche sono costituite da diversi tipi di frazioni proteiche che mediante l'elettroforesi possono essere distinte in Albumina, Alfa 1 globuline, Alfa 2 Globuline, Beta Globuline e Gamma Globuline. 
    Nel plasma sono contenuti 6-8 grammi di proteine; sono prodotte per lo più dal fegato e sono in equilibrio dinamico con le componenti dei tessuti e dei liquidi biologici. Costituiscono enzimi, proteine di trasporto, ormoni, immunoglobuline, frazioni del complemento, fattori della coagulazione e della fibrinolisi.Sono ritenuti valori normali 6-8 g/100 ml.
  • HBsAg: La sigla HBsAg sta per Hepatitis B surface antigen. Si tratta dell'antigene di superficie dell'epatite B, anche conosciuto come antigene Australia. Esso ha un importantissimo valore diagnostico nella valutazione delle infezioni da virus dell'epatite B
  • HCV Ab: La sigla HCV sta per Hepatitis C Virus. Si tratta dell’antigene di superfice dell’epatite C. Esso ha un importantissimo valore diagnostico nella valutazione delle infezioni da virus dell’Epatite C
  • HIV1/2 Ab: Il virus dell'immunodeficienza umana (HIV, acronimo dall'inglese Human Immunodeficiency Virus) è l'agente responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Questo test ha un importantissimo valore diagnostico nella valutazione delle infezioni dal virus dell’AIDS
  • TMA HIV1-HCV-HBV Assay: Il test Chiron TMA HIV1/HCV – HBV Assey è un'indagine molecolare in vitro che permette la rilevazione qualitativa contemporanea del virus dell'epatite C, dell’epatite B e del virus dell'immunodeficienza umana tipo 1 (HIV-1).
  • Leucociti (WBC): Chiamati anche globuli bianchi; sono conteggiati con speciali apparecchi contaglobuli. Ce ne sono di diversi tipi: basofili, eosinofili, linfociti, monociti, neutrofili. La loro funzione è quella di difendere l’organismo dalle infezioni. L’esame che evidenzia la percentuale dei diversi globuli bianchi presenti nel sangue si chiama formula leucocitaria (vedere emocromo). È molto importante, quando c’è un aumento di globuli bianchi, sapere quale tipo sia aumentato: in questo modo, si può stabilire che tipo di infezione è in atto. Per avere un quadro più preciso vedere le singole voci (basofili, eosinofili, linfociti, monociti, neutrofili). Sono considerati valori normali un numero di 4.000-10.000 in un millilitro cubo di sangue.
  • Neutrofili (NEUT): Appartengono alla serie dei globuli bianchi e ne rappresentano la classe più numerosa; in genere aumentano nelle infezioni batteriche. Sono considerati normali valori un 40-75% rispetto al totale dei leucociti (numero assoluto 1800-7200).
  • Linfociti (LIMPH): Cellule appartenenti a un gruppo di globuli bianchi di importanza essenziale per la funzionalità del sistema immunitario dell’organismo. Sono considerati valori normali un numero di 1500-3000 in un millimetro cubo di sangue.
  • Monociti (MONO): E' un tipo di leucociti; sono cellule del sangue di grandi dimensioni, più grandi rispetto agli altri leucociti. Sono considerati valori normali un 2-12% del numero totale dei leucociti (num. assoluto 200-1000).
  • Eosinofili (EO): E’ una varietà di globuli bianchi. Valori normali fino a 250/mmc
  • Basofili (BASO): Una delle forme dei globuli bianchi o leucociti. Valori normali 0-2% del totale dei leucociti.
  • Eritrociti (RCB): O globuli rossi, corpuscoli che trasportano ossigeno e anidride carbonica, del diametro medio di 8 micron (8 millesimi di millimetro) a forma di disco. Sono ritenuti valori normali 4.800.000 - 5.600.000 /mmc (millimetro cubo) per l’uomo e 4.600.000 - 5.200.000 /mmc per la donna. Alla nascita sono molto di più, tra i 7 e gli 8 milioni/mmc, ma dopo pochi giorni scendono ai valori normali. Possediamo in totale 25 mila miliardi di globuli rossi (l’uno accanto all’altro coprirebbero una superficie pari a quella di un campo di calcio). All’esame è possibile calcolare anche altri parametri dei quali riportiamo anche i valori ritenuti normali:
    MCV(Mean Corpuscolar Volume = volume medio dei globuli rossi) HMT/n° globuli rossi in milioni 80-94 femtolitri
    MCH (Mean Corpuscolar Haemoglobin = quantità di emoglobina presente in ciascun globulo rosso) Hb/n° globuli rossi in milioni 27-32 picogrammi
    MCHC (Mean Corpuscolar Haemoglobin Concentration = concentrazione media di emoglobina in ciascun globulo) Hb/HMT 28-36 g/100ml di soli globuli rossi
  • Emoglobina (HGB): Proteina, costituente principale dei globuli rossi, adibita principalmente al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti; nel suo viaggio di ritorno nel sangue venoso l’emoglobina trasporta invece anidride carbonica ai polmoni dai quali questa viene espulsa con l’aria espirata. La sua formazione avviene nel midollo osseo simultaneamente a quella degli eritrociti immaturi; in un globulo rosso esistono circa 350 milioni di molecole di emoglobina, ciascuna delle quali in grado di trasportare quattro molecole di ossigeno. Sono considerati valori normali quelli compresi fra 14-18 g/100 ml per gli uomini e 12-16 g/100ml per le donne.
  • Ematocrito (HCT): Esame che misura la quantità percentuale dei globuli rossi rispetto alla frazione liquida del sangue. Valori considerati normali sono 38 - 52% per l’uomo, 36 - 46% per la donna.
  • Emocromo (RDW): L'RDW (Red Distribution Width), indice di distribuzione del volume dei globuli rossi. Esso indica l'omogeneità del volume dei globuli rossi. Quanto più è alto, tanto maggiore è la disomogeneità. I valori normali oscillano tra l'11 e il 17%.
  • Piastrine (PLT): Sono i più piccoli elementi figurati del sangue che contribuiscono alla coagulazione; aggregandosi insieme in particolari situazioni (traumi, ferite, emorragie) bloccano le emorragie. La loro aggregazione è un fenomeno sfavorevole quando tende ad avvenire in condizioni normali, perchè può portare alla trombosi. La loro diminuzione causa alterazioni dell'emostasi con allungamento del tempo di emorragia. Vengono presi come valori di riferimento un numero di 150.000-400.000 per millimetro cubo di sangue.